martedì 12 marzo 2013

La Provincia ricorre al TAR per il PGT di Solbiate

«Il messaggio che deve passare è che bisogna tenere conto delle prescrizioni degli enti superiori. Purtroppo è il primo caso, rispetto agli oltre 70 Pgt analizzati, su cui siamo constretti a intervenire con ricorso al Tar: le prescrizioni erano chiare già dai pareri in merito alla delocalizzazione dell'area industriale. Bisogna tutelare le aree agricole, in particolare il corridoio ambientale che rientra nella Rete ecologica regionale». Sono queste le parole utilizzate dall'assessore provinciale al Territorio, Piero Gasparoli - sentito da Veronica Deriu de La Prealpina - per sintetizzare il provvedimento della Giunta Provinciale con il quale si blocca il Piano di Governo del Territorio di Solbiate.

A chi si fosse perso le puntate precedenti consiglio due post (qui e qui), risalenti a un anno fa, nei quali già raccontavamo delle osservazioni molto critiche avanzate rispettivamente da ARPA e dalla Provincia di Varese. 
Il ricorso al TAR da parte della Provincia di Varese insiste in particolar modo sulla zona di trasformazione AT 4-1, situata in via dei Combattenti, tra la piazzola ecologica e gli spazi già edificati. Si tratta di una zona che il PGT voluto dall'amministrazione Melis trasforma in edificabile, scelta sulla quale la Provincia aveva espresso parere negativo, come raccontavamo un anno fa:
Nel caso del terreno di via Combattenti si fa notare che è localizzato “al di fuori del tessuto urbano, in un contesto ancor oggi connotato da elevato valore ambientale e naturale, occupando integralmente un ambito agricolo di PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), peraltro in rete ecologica regionale. Pur considerando che, salvo errata comprensione delle direttive (Direttiva 20, punto 16; Direttiva 21, punto 16; Direttiva 22, punto 16), l’attuazione di tale ambito è alternativa a quella degli analoghi ambiti di trasformazione AT 4-2 e AT 4-3, non si può in alcun modo condividere la scelta localizzativa”, dato che la zona non può “essere qualificata come ‘area ragionevolmente urbanizzabile’”.  
La delibera della Giunta provinciale ritorna precisamente su tale questione:

Preso atto che il PGT approvato ha confermato la previsione non compatibile, mantenendo la trasformabilità dell’area a fini produttivi, limitandosi a introdurre nella normativa ad essa afferente (c.d. “Direttiva 20” del DdP)  una quota percentuale di superficie “urbanizzabile”, pari al 50% della superficie territoriale dell’ambito, e due modeste prescrizioni riguardanti il ruolo del verde pubblico rispetto al mantenimento di connessioni ecologiche e la realizzazione di ecodotti, misure del tutto inadeguate a mantenere anche solo una parvenza di efficienza ecologica dell’area in questione e, in ogni caso, non rispondenti al dettato del parere espresso dalla Giunta Provinciale.
 Vista la nota e-mail in data 4 febbraio 2013 con la quale il Settore Territorio comunica di voler promuovere ricorso contro la deliberazione di cui sopra, tenuto conto:
 -        della rilevanza e della prescrittività della pianificazione provinciale e regionale rispetto alla specifica   previsione del PGT di Solbiate Olona;
 -        del mancato adeguamento al parere di compatibilità espresso dalla Giunta Provinciale;

-        della necessità di non avvallare l’atteggiamento assunto dal Comune di Solbiate Olona, onde evitare che lo stesso possa essere ritenuto ammissibile e trovare diffusione.
Viste tutte queste cose, la Giunta provinciale delibera:

1)     Di promuovere ricorso dinanzi al T.A.R. Lombardia contro il Comune di Solbiate Olona per l’annullamento, previa sospensione, della deliberazione di Consiglio Comunale n. 40 del 21 dicembre 2012 con la quale è stato approvato il Piano di Governo del Territorio.  
Questa doccia fredda è l'occasione per ricordare che il Piano di Governo del Territorio è stato adottato e approvato senza promuovere la partecipazione e la discussione con i solbiatesi, in un processo caratterizzato da continue forzature e portato all'apice quando i consiglieri comunali di maggioranza hanno disertato il Consiglio comunale che prevedeva l'adozione del PGT così da rinviarne in seconda seduta l'adozione, seconda seduta che non prevede il raggiungimento del numero legale: in questa occasione la maggioranza, con i voti contrari delle minoranze, ha adottato il PGT. 

Qui di seguito la delibera della Giunta provinciale:

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